mercoledì 26 settembre 2012

Sfidare i patriarchi


Lydia Cacho è una delle poche persone al mondo che osa sfidare i patriarchi che organizzano e alimentano in tutto il mondo il commercio sessuale di donne, ragazzine, bambine, bambini. Quando lessi "Schiave del potere" ero all'inizio del mio approfondimento sui temi della tratta degli esseri umani e della prostituzione e quindi non mi resi abbastanza conto di come il lavoro di questa donna sia davvero probabilmente un caso unico al mondo. Mi spiego: ci sono numerosi giornalisti che approfondiscono il tema della tratta a scopo di sfruttamento sessuale, così come ci sono numerosi responsabili di rifugi che aiutano le ragazze a liberarsi, curarsi e riprendere il loro cammino. Su questi ultimi va fatto poi in verità un distinguo perché ce ne sono di davvero validi, ma anche di assolutamente inadeguati ad affrontare le complesse problematiche connesse allo sfruttamento sessuale o addirittura ambigui e conniventi, ma questo è un altro discorso. Ciò che rende unica Lydia Cacho è il fatto che lei gestisce sia un grande rifugio, il CIAM di Cancun, avendo così un'esperienza continua a stretto contatto con donne e ragazze che hanno vissuto la tratta, sfruttamento sessuale e varie forme di violenza, ma contemporaneamente svolge anche attivismo e attività investigativa e giornalistica. Questo ha potuto permetterle di non limitarsi ad aiutare ad esempio la piccola Emma e le altre ragazze coinvolte nel giro di tratta e pornografia infantile tra America Latina e Stati Uniti di Jean Succar Kuri, ma anche di cooperare con la ragazzina e con le altre vittime per provare il crimine di questo uomo e il coinvolgimento e la protezione di esponenti di primo piano del governo e dell'economia messicana fortemente collusi con la mafia dei cartelli di quel Paese. Così il suo libro "Schiave del potere" è una miniera di informazioni su molti paesi del mondo che io non sono riuscita a riportare se non in minima parte in questo blog, perché scende nei dettagli, senza accontentarsi di affrontare il tema della tratta e il funzionamento dell'industria del sesso sul piano del sentito dire o del caso scandalistico individuale. 

Questo lavoro le è costato però moltissimo in termini personali, perché, oltre alla vicenda del sequestro e arresto ai tempi dell'inchiesta su Jean Succar Kuri, che lei stessa racconta in Memorie di un'infamia, Lydia Cacho è costantemente sotto minaccia di morte e ultimamente, a inizio agosto, è stata costretta a lasciare il Messico, forse in coincidenza con la sua indagine su Raul Martins, il "re della prostituzione" argentino sulla cui vicenda pubblicherò presto un post.  
Qui si può firmare l'appello di Amnesty International per la  sicurezza di Lydia Cacho.

A volte mi chiedo se ci fossero più Lydia Cacho come cambierebbe la percezione spesso superficiale e banalizzante che noi abbiamo di questi fenomeni, che tende sempre a omettere o comunque non approfondire il ruolo di primo piano della economia criminale intrecciata con quella legale, delle nuove e vecchie mafie, della politica e degli eserciti in attività come lo sfruttamento della prostituzione, la tratta di esseri umani e il turismo sessuale. 
Scrive Cacho: 
Eros e Thanatos sono costantemente presenti all'interno della psicologia criminale. Il potere di assassinare, torturare e decapitare gli avversari ha sempre bisogno di un equilibrio che generi una certa stabilità. Perciò i grandi capi delle mafie comprano, vendono, maltrattano o uccidono donne di qualsiasi età, promuovendo contemporaneamente varie forme di prostituzione e creando gli scenari adatti allo sviluppo del commercio del sesso. L'accesso al piacere sessuale agisce da potente strumento di coesione e negoziazione tra gruppi maschili in campo imprenditoriale e militare, al punto che il commercio del sesso si situa tra la vendita di armi e il traffico di droga come la fonte di introiti più redditizia al mondo.
Viaggiare per il mondo e condurre un'indagine sulle mafie degli schiavisti ha cambiato in modo radicale il mio punto di vista sull'interconnessione tra gruppi criminali. L'impunità con la quale gestiscono i propri affari è inquietante e desta molti sospetti, soprattutto in un momento storico come quello attuale in cui i paesi più potenti hanno messo la lotta alla tratta di esseri umani tra i punti principali all'ordine del giorno della sicurezza nazionale e internazionale. Perché esistono tante contraddizioni nelle politiche migratorie e nei trattati di libero commercio? [...] Quanti paesi avallano sotto il profilo legale lo sfruttamento del lavoro in nome di un miglioramento dell'economia?
In vari paesi si approvano leggi contro la schiavitù e lo sfruttamento ma poi non sono messe in pratica, perché farlo significherebbe rinunciare alle ingenti somme di denaro che il commercio del sesso apporta all'economia.

Concludo riportando la traduzione di due brani da un'intervista fatta a Cacho poco prima che dovesse lasciare il Messico e di seguito la traduzione di un intero articolo sull'incontro con lei durante il Festival del libro di Edimburgo tenutosi il 26 agosto scorso. 

Quando ho chiesto a Lydia Cacho del suo incontro più memorabile, lei descrive una famiglia in Bangladesh dove nonna, figlia e nipote lavorano tutte nel commercio sessuale , sotto il dominio della mafia locale.
“La povertà e l’assimilazione della prostituzione come il solo modo per sopravvivere è la loro realtà” scrive. “ Loro non hanno possibilità, così non c’è scelta o libertà, ma piuttosto, come Madhu, la più anziana ha detto, “predestinazione, visto che questo è il solo modo in cui gli uomini ci daranno i soldi per lavorare nella nostra città”.
Dall’altro lato della strada un cliente tedesco con la faccia sorridente mi ha assicurato che queste donne sono qui volontariamente. “ Io non vedo catene, tu le vedi?” mi disse.
La povertà e il sessismo sono catene invisibili.

Le ho chiesto circa il più grande comune pregiudizio circa l’industria globale della tratta per sfruttamento sessuale e lei mi ha risposto “l’irresponsabile linea di pensiero che sostiene che legalizzare il sistema della prostituzione sconfiggerà la tratta e la schiavitù”.
“La gente sta ancora discutendo sulla prostituzione e sulla libertà sessuale con gli stessi argomenti che ci riportano indietro agli anni ’60 quando ero ragazzina” scrive” Noi stiamo assistendo al ritorno di una rinnovata misoginia e il crimine organizzato possiede la formula per fare un sacco di soldi comprando e vendendo donne, ragazze e ragazzi come oggetti usa e getta da essere usati e abusati. Non è assolutamente una faccenda che ha a che fare con l’erotismo, ma un affare di soldi e potere. Il capitalismo ci ha permesso di normalizzare la vendita di esseri umani per fare soldi.
Ho visto troppo rancore e disprezzo sia nei gruppi abolizionisti che pro-legalizzazione. Mentre questi parlano e teorizzano spesso da graziose e tranquille località o agiati ambienti accademici, milioni di esseri umani sono inascoltati, schiavizzati, stuprati, uccisi. Dobbiamo iniziare a parlare di politiche sessuali, invertire la rotta della disuguaglianza, il capitalismo e la povertà sono il carburante che conduce le mafie  a schiavizzare allegramente  esseri umani.”.
Penso a una riga nella pagina finale di “Schiave del potere” in cui Cacho sostiene che la “pornificazione” della società, il sessismo, la misoginia, la banalizzazione della prostituzione e la pornografia che si trova in internet sono il carburante della tratta per sfruttamento sessuale. I desideri e le fantasie di molti uomini creano la domanda per la schiavitù sessuale e queste fantasie si trasformano in incubi molto reali per milioni di donne e bambine.
“Il compito della società attuale “ conclude “ è reinventare l’amore e l’erotismo senza la violenza”.

 da:

La giornalista e femminista messicana Lydia Cacho ha offerto uno sconvolgente resoconto  dell’industria mondiale della tratta di esseri umani al Festival mondiale dei libri di Edimburgo ieri.
Cacho, il cui libro, Slavery Inc (in italiano Schiave del potere) è un resoconto ampiamente documentato dell’industria della tratta, ha iniziato il suo intervento con alcune sconcertanti  statistiche: “L’agenzia delle Nazioni Unite per il Crimine Organizzato ha riferito in occasione dell’anniversario dell’abolizione della schiavitù in America che le reti del crimine organizzato hanno venduto un numero triplo di schiavi rispetto a quando la schiavitù era legale.” Cacho ha calcolato che la schiavitù è un affare  che frutta almeno 400 milioni di dollari l’anno ed è stato riconosciuto essere un mercato più lucroso da criminali e mafiosi  rispetto al  traffico di droga o di armi. “Un chilo di cocaina tu lo vendi una volta sola” disse un ex trafficante di esseri umani  a Lydia  Cacho nella sua cella in prigione “ una ragazzina tu puoi venderla centinaia di volte”.
La vicenda di Lydia Cacho denota  notevole coraggio e altruismo, il che le ha guadagnato una entusiastica acclamazione da parte del pubblico del  Festival del libro. Mentre svolgeva le sue indagini sulla tratta, si è travestita da prostituta per infiltrarsi nei bordelli,  è stata inseguita dalla mafia cambogiana e ha dovuto anche lasciare il suo paese dopo aver ricevuto orribili minacce di morte.
Dopo la pubblicazione nel 2005 del suo libro “I demoni dell’Eden. Il potere che protegge la pornografia infantile” nel quale ha fatto i nomi dei protagonisti chiave del giro di pornografia infantile, è stata arrestata a Cancun, la sua città, e portata a Puebla, sul lato opposto del Messico, un viaggio che ha significato essere torturata dalla mafia  messicana per  venti ore.
Dopo essere stata tenuta in prigione per un anno, rifiutandosi di ritrattare l’evidenza di quanto detto nel libro né di tradire qualcuna delle sue fonti, fu alla fine rilasciata e sei mesi più tardi il capo del giro di pornografia infantile denunciato nel libro di Cacho fu arrestato con l’accusa di tratta per sfruttamento sessuale e condannato a 112 anni di reclusione. Ma Cacho ha sottolineato che questo è un solo uomo e che la tratta di esseri umani, in particolare per sfruttamento sessuale, è ora un’attività ramificata a livello globale, con fornitori che semplicemente procurano ciò che viene richiesto da clienti di tutto il mondo. “E’ devastante” dice Cacho “ vedere occidentali  nel Sud Est asiatico passare accanto - o entrare dentro - bordelli  dove vengono usati chiaramente bambini e non fare nulla riguardo a questo”.
Cacho ha specificato che “ i clienti stanno creando nuovi mercati “. Dal momento che i controlli si concentrano sui clienti e i trafficanti che tornano in America dal Sud Est asiatico, la domanda di sesso commerciale cresce nell’inosservato  Messico.  Nei fatti, nel solo rifugio di Cacho (un rifugio che lei ha messo su per aiutare le vittime di violenza in Messico) circa 30mila donne sono passate attraverso le sue porte di massima sicurezza solo quest’anno e questa è appena una frazione delle persone colpite da questo traffico:” circa 300mila ragazze e donne sono vendute ogni anno in Messico” ha detto Cacho.
Cacho  ha fatto una sconfortante previsione per il futuro: ”Rimpiangeremo di aver celebrato il decollo della Cina” ha detto “ dal momento che tanta parte dell’economia  cinese è stata costruita sul lavoro schiavistico. Il paese è cresciuto perché hanno sfruttato la popolazione”.
Ha inoltre condannato l’esercito statunitense per il vergognoso sfruttamento di donne oggetto di tratta per sfruttamento sessuale, riferendosi al sistema del “berretto verde” usato in Vietnam e Corea : “ un berretto verde sulla finestra di un bordello significava che erano disponibili prostitute giovani, vergini e pulite”. Cacho ha sottolineato che anche oggi la maggior parte degli eserciti del mondo investono in questo tipo di bordelli.
In una nota finale Cacho ha elogiato il lavoro di gruppi come Amnesty International e PEN che aiutano a far crescere la consapevolezza sul la cruda, brutale e triste realtà della tratta di esseri umani.

da http://www.edbookfest.co.uk/news/lydia-cacho-shares-the-devastating-details-of-a-twenty-first-century-slave-trade

1 commento:

  1. “Il compito della società attuale “ conclude “ è reinventare l’amore e l’erotismo senza la violenza”.

    sono d'accordo, e quella di cui parla Lydia Cacho è senza dubbio violenza, qualsiasi atto non consensuale (e sottolineo "non consensuale") è violenza, la prostituzione minorile è violenza.
    Come ho detto molte volte, ciò che la società dovrebbe fare è combattere la tratta, lo sfruttamento della prostituzione e ovviamente prostituzione minorile e pedo-pornografia, aiutare chi è costretta a prostituirsi e vuole uscirne e lasciar stare le/gli altri/e

    RispondiElimina